I TALENTI POTENZIATI, se li hai devi imparare ad usarli bene
Quando ho lasciato la banca, dopo 16 anni, ho dovuto cercare dentro di me “i miei talenti” e capire che lavoro potessi FARE o INVENTARMI… dopotutto avevo 40 anni, non potevo mandare curriculum, chi avrebbe tenuto conto di un “giovanotto” come me.
Sapevo già che dovevo fare il salto quantico.
Dopo una breve e bellissima esperienza in un hotel in montagna, ho dovuto riflettere molto su quello che “sapevo fare” e “non fare“. Sapete quando vi insegnano a dividere il foglio a metà e a scrivere da un lato le cose “positive” e dall’altro quelle “negative” su un argomento?
Ecco.
Ho preso il mio foglio, l’ho diviso in due, ho scritto sulla colonna a sinistra “cosa so fare”, nella colonna a destra “cosa non so fare” e ho iniziato a scrivere… più mi sforzavo di scrivere e più il foglio rimaneva bianco. Ho provato a fare disegni per concentrarmi, a cancellare, a fare linee… niente una tabula rasa: in pratica pensavo di non saper far nulla.
Capirete bene che arrivare ad una certa età, due figli, rate e bollette da pagare non è facile. Sono stato parecchi giorni a pensare, a riflettere, a cercare di trovare la “mia strada”.
Nulla.
Possibile che non sapessi fare nulla?
Possibile una cosa del genere?
Ma in 16 anni in banca cosa avevo appreso?
Il lampo di genio: appreso… appreso, sì io ho appreso qualcosa in tutti quegli anni… magicamente il foglio ha iniziato a colorarsi di parole, parole che erano già dentro di me e che avevano tanta voglia di venire fuori, ma che il momento, la situazione, la disperazione avevano nascosto così bene che era difficile “ricordare i miei talenti”.
Ho iniziato a scrivere: “so parlare, so convincere le persone, so usare un pc, so fare foto e video, so usare i programmi di grafica, so… so…” alla fine quante cose sono uscite dalla mia mente che so fare!!! La colonna del “non so fare” rimaneva lì a fissarmi, quello sicuramente, mentre la colonna del “so fare” era diventata un’attrazione per me, una magica attrazione per i sensi che iniziavano a far cambiare la riga alla bocca, da concava a convessa: sorridevo!
Non potete capire la sensazione che stavo provando, era un tripudio di emozioni, in quel momento avrei potuto scalare a mano un monte e non avrei sentito la fatica.
Lo stress stava andando via, quel brutto ceffo che ti assale, a volte, e che la fa da padrone in tutte le situazioni più importanti… lo stavo distruggendo.
Così ho usato i miei #talenti per creare #OneWebStudio.it, poi li ho #potenziati facendo corsi, sbagliando target, sbagliando copy, sbagliando e cambiando stile e proposta… fino ad arrivare ad oggi, dove ho creato qualcosa di bello in una realtà MICRO come il Molise, dove la diffidenza per un lavoro “da casa” (come il mio) la fa da padrone e dove il “lavoro vero” è solo quello in cui alzi il culo dalla sedia e sudi.
Ottimo, ma il mio restare seduto su una sedia davanti ad un pc fino alle 5 del mattino non mi fa migliore di chi alle 21 è già a letto perché l’indomani, alle 5 si deve alzare! Abbiamo solo ritmi di lavoro diversi, stili di vita diversi, progetti diversi, obiettivi diversi… ma una cosa in comune: amiamo il nostro lavoro e lo amiamo a tal punto da fare salti mortali pur di renderlo profittevole e cambiare il nostro futuro.
Qualcuno, un giorno, per caso, mi ha detto che per “passare dalla situazione attuale alla situazione desiderata” dovevo alzare il culo e lavorare forte, lavorare duro, pensare, ingegnarmi e credere in quello che faccio.
Ci ho creduto! Così ho visto l’alba e l’ho fotografata, ho visto il tramonto e l’ho fotografato, ho visto la luna e l’ho fotografata… ho perso pezzi di vita dei miei figli mentre crescevano per inseguire il mio progetto di vita, il mio sogno per creare e donare loro un futuro diverso e migliore… piano piano ci sto riuscendo facendo emergere altri talenti che sono sepolti nei meandri del mio cervello.
Vi svelo un segreto.
Ognuno di noi usa, se è bravo, forse il 3% del nostro cervello. E l’altro 97%? non si sa cosa contenga, non si sa cosa potrebbe riuscire a generare se sollecitato da impulsi esterni.
Allora ho pensato di sviluppare uno 0,001% in più per ognuno di voi (sembra poco, ma è infinitamente tanto) e creare un percorso dove vi guido alla scoperta de “i 3 scudi per la combo perfetta”: il magico mondo del #web, dove trovare una strada diversa da quella che state percorrendo ora e fare il salto quantico che ho fatto io
– investendo su di voi,
– sulla vostra potenzialità nascosta e
– aprendo la mente al vostro futuro,
– della vostra azienda oppure a quella che ancora non avete il coraggio di creare e mettere in piedi perché, magari, non avete le conoscenze giuste.
Ecco.
Partite dalle basi, affilate l’ascia e usate i vostri talenti per creare un nuovo “te” e renderlo migliore di oggi.
Se hai letto fino a questo punto, allora ti interessa cercare qualcosa in più… bene, segui il link e scopri cosa ho pensato per te!
Antonio
P.S. Cambiare la tua vita, la tua prospettiva, la tua storia si può… a tutte le età, a 18 anni, a 28 anni, a 40 anni, a 55 anni… non c’è età per non cambiare la rotta della tua vita!
