Intelligenza ARTIFICIALE ci farà cambiare il modo di acquistare nel 2019?
L’Intelligenza Artificiale è data quasi per scontata nell’era digitale, ormai sul web ci confrontiamo quotidianamente con tecnologie e sistemi “intelligenti” che migliorano le performance della nostra navigazione online e modificano anche la modalità con la quale fruiamo i contenuti.
A tutti è capitato di fare una ricerca online su un prodotto qualsiasi e poi ritrovarsi per i giorni seguenti centinaia di pubblicità che invitano all’acquisto di quel determinato prodotto. Si tratta dei Recommendation System che, analizzando attraverso complessi algoritmi i cosiddetti Big Data, sono in grado di aumentare le conversioni dei negozi online. In parole povere, questo sistema capisce che siete interessati a un prodotto, perché lo avete messo nel carrello o nella vostra wish list o anche solo perché vi siete soffermati sulla scheda tecnica, e ve lo ripropone fin quando non finalizzate l’acquisto.
Questa tecnologia è entrata nella nostra quotidianità e non ci stupisce, anzi: secondo la Ricerca 2018 di Experience Matters, progetto sviluppato da Poli.Design, Personalive e Great Pixel, il 98% degli utenti italiani che fanno acquisti eCommerce frequentemente ha incontrato l’AI almeno una volta durante la navigazione e il 64% la considera una cosa positiva perché migliora l’esperienza online.
Quello a cui ancora non siamo abituati è l’applicazione di questa esatta dinamica al mondo offline.
Immaginate che, invece che su Amazon, state guardando un prodotto in un negozio, vi soffermate, lo analizzate. Le vostre azioni sono percepite da sensori che raccolgono informazioni preziose su di voi e i vostri gusti esattamente come avviene quando navigate sul web.
Il monitoraggio nei punti vendita può raccogliere dati importanti come che percorso fa il cliente, in quale aree si sofferma e anche che reazioni ha davanti determinati prodotti. In questo modo i brand possono ottimizzare la shopping experience proponendo esattamente quello che il cliente cerca.
Ovviamente questo vale in un’ottica multicanale: se precedentemente il consumatore ha mostrato interesse su un prodotto visto online, una volta che entra nel negozio gli si può proporre un’offerta dedicata.
Fantascienza?
Assolutamente no, è già una realtà consolidata e, secondo il Retail Vision Study 2017, entro il 2021 il 70% dei retailer sta pianificando investimenti significativi in Internet delle Cose, apprendimento automatico / computing cognitivo (68%) e automazione (57%).
Entro 5 anni insomma molti negozi saranno in grado di fornire un’esperienza di shopping multicanale a 360 gradi integrando informazioni raccolte online e offline.