Ciò che chiede Facebook è la fiducia al suo algoritmo, che conosce bene usi, gusti e specialmente abitudini di interazioni con le inserzioni dei suoi utenti.
Per cui fa saltellare il budget fino a quando trova il gruppo di annuncio che dà il MAGGIOR NUMERO DI CONVERSIONI AL MINOR COSTO.
Addirittura in alcune guide su come sfruttare la CBO abbiamo trovato come consiglio, in fase di APPRENDIMENTO e quando si crea per la prima volta una campagna, di non scegliere manualmente i posizionamenti.
Anche in questo caso si chiede di dare fiducia al fatto che sarà Facebook a scegliere qual è il posizionamento migliore pur di arrivare all’obiettivo.
Solo dopo aver superato l’apprendimento si consiglia di intervenire con mente, esperienza e giudizio ottimizzando le campagne dopo un analisi delle statistiche.
Per chi usa Google ADS ricorda molto il ragionamento dell’ormai ex-Adwords. Facebook è così sicuro del suo algoritmo che per evitare il “cattivo” uso (in termini di dispersione del Budget) da chi è meno esperto ha deciso di dare una mano.
Ma perché è così interessato ad aiutare gli inserzionisti inesperti o novelli?
Perché sono i primi ad abbandonare quando il campo è duro e non porta frutta. E l’obiettivo di Facebook è proprio l’opposto, ovvero aumentare la spesa pubblicitaria, aumentando gli inserzionisti.
Andando oltre alle congetture etiche, torniamo al vivo del settaggio… a questo punto ciò che ci rimane da fare è creare la campagna e lasciare che testi diversi target.